Dal sito viaggi.nanopress.it un fantastico articolo sulla Riserva di Punta Aderci a ridosso della struttura Pennaluce

Ricorda l’Indonesia ma è una riserva naturale in Italia: un sogno ad occhi aperti!

Una riserva naturale in Italia che sembra ricordare le paradisiache spiagge dell’Indonesia. Un quadretto naturale a dir poco spettacolare da proteggere e preservare. 285 ettari che ti daranno l’impressione di essere approdato su una delle meravigliose coste indonesiane. E invece, questa splendida riserva naturale, tra le più particolari e suggestive del Paese, si trova in Abruzzo, in Italia. La Regione verde della nostra Nazione sa sempre come stupirci in fatto di paesaggi naturali incantevoli. In questo caso, però, ha voluto proprio strafare: la Riserva Naturale di Punta Aderci è un angolo di paradiso in un lembo di terra incontaminata e di bellezza assoluta.

Una riserva naturale in Italia dai paesaggi suggestivi

Davanti a sé, la spiaggia di Punta Penna; nelle vicinanze, la foce del fiume Sinello; al suo cospetto, l’omonimo promontorio e in lontananza le vette spettacolari del Parco Nazionale della Maiella, del Gran Sasso e dei Sibillini. Punta Aderci, a poca distanza dal comune di Vasto, è la prima riserva costiera istituita in Abruzzo e si snoda dalla spiaggia sabbiosa di Punta Penna a quella di ciottoli dei Libertini, proprio al di sotto della falesia del promontorio, alto circa 26 metri sul livello del mare. Le due spiagge sono collegate da una breve passerella di un’ottantina di gradini che si ricollega a sua volta anche al sentiero che porta al promontorio. Dall’altra parte del rilievo, protagoniste sono ancora le spiagge: quella di Punta Aderci e quella di Mottagrossa. É proprio su questo tratto che ha inizio un percorso panoramico piuttosto difficile, percorribile sia a piedi sia in mountain bike, tra valloni, pinete e viste sul mare accompagnati dal profumo e dai colori della macchia mediterranea.

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La natura di Punta Aderci

L’ambiente naturale della riserva è del tutto unico. A caratterizzarlo sono in particolare le dune di sabbia, tipiche dei deserti e delle coste sabbiose. In questo caso si tratta di dune costiere lungo il litorale che si originano grazie ai sedimenti finissimi trasportati dal fiume o dalle acque del mare. Questo tipo di terreno favorisce la vita per alcune tipologia di piante erbacee e legnose come il Mirto, l’Elicriso italico, il Papavero delle dune, l’Euforbia, la Lappola, la Silene colorata, il Giglio di mare o l’Ammofila arenaria. In alcune zone di Punta Aderci ci si può anche imbattere nell’Halymenia floresia, una delle alghe rosse più belle del bacino del Mediterraneo. Tutt’intorno alla riserva padroneggia un ameno paesaggio agricolo fatto di vigneti, oliveti, e terreni coltivati. La vegetazione della Riserva di Punta Aderci dà la possibilità a tutti gli appassionati di praticare birdwatching. Da queste parti infatti si possono incontrare facilmente uccelli tra cui il fratino (simbolo della riserva), il fenicottero maggiore, l’airone cenerino, il martin pescatore e alcuni rapaci come il gheppio o la poiana. Per quanto riguarda gli animali marini, invece, al largo della costa si possono avvistare spesso e volentieri bellissimi delfini.

Come e quando visitare la riserva

La riserva è aperta tutto l’anno e per accedere non serve pagare un biglietto. Le sue spiagge diventano in estate le più amate da tutti coloro che vogliono trascorrere qualche ora al mare, ma senza rinunciare al contatto con la natura selvaggia. Una volta qui non ci si annoia mai. All’interno della riserva si possono infatti noleggiare canoe singole, doppie o triple, tavole per il SUP e mountain bike, oppure partecipare a una delle tante visite guidate. In ogni caso chiunque può pianificare la propria passeggiata anche in autonomia munendosi dell’apposita carta dei sentieri e seguendo le regole stabilite dalla riserva. Trattandosi di un’area naturale protetta, infatti, ci sono alcune zone dove vige il divieto di balneazione e l’accesso a cani e gatti. Inoltre è vietato accendere fuochi sulle spiagge, campeggiare con tende e camper, e danneggiare l’ambiente naturale raccogliendo per esempio fiori, incidendo tronchi o spezzando rami. Insomma, basta ricordarsi di essere un ospite e non il padrone di casa.